La paura va fronteggiata, se si vuole superarla
- Dott.ssa Margherita Giordano
- 8 nov 2018
- Tempo di lettura: 1 min
Fonte: focus.it
Un vecchio detto recita che, se vogliamo superare la paura, dobbiamo guardarla in faccia. Pare sia vero: gli scienziati hanno ottenuto per la prima volta conferma che, nel cervello, i circuiti nervosi in cui sono archiviati i ricordi legati a eventi traumatici devono essere riattivati per far sì che la paura diminuisca.
Gli esperti dibattono da tempo su quali meccanismi neurali siano alla base del ricordo dei traumi, e come venga immagazzinata nella memoria la traccia di questi eventi. In particolare, non si sa se la diminuzione dell’ansia e della paura legata a un ricordo si verifichi quando il ricordo originario svanisce, o se con il tempo sul ricordo di partenza ne venga sovrascritto uno che ha via via perso la sua sfumatura minacciosa.
Secondo un importante studio condotto, il gruppo di neuroni responsabile dell’archiviazione del ricordo pauroso è lo stesso che si attiva quando il ricordo si indebolisce. Di più: la riattivazione del ricordo pauroso sembra la condizione indispensabile perché la paura svanisca. Sarebbe insomma la traccia fisica del ricordo a modificarsi, perdendo i suoi connotati paurosi, a favore di quelli più rassicuranti.
Lo studio conferma quanto in fondo molti terapeuti sanno, e cioè che la paura deve essere affrontata e rivissuta per poter essere superata. E che, in più, l’identificazione del meccanismo nervoso alla base di questo effetto potrebbe portare a migliorare le terapie per trattare l’ansia e la paura patologica, come il disturbo post-traumatico da stress.

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