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QUANTO È DIFFICILE ESPRIMERE LE EMOZIONI!

  • giordanomargherita
  • 17 giu 2015
  • Tempo di lettura: 1 min

La piccola e impetuosa Lucy tenta di esprimere il suo stato emotivo attraverso il linguaggio ma, trovandosi in difficoltà, opta per una strategia più immediata e risolutiva: sferza un bel pugno in faccia al malcapitato Linus.


Dalla reazione fisica è intuibile che Lucy sia dominata dall’emozione di rabbia nei confronti del fratello minore, forse per un senso di ingiustizia subita o per non sentirsi al centro delle attenzioni genitoriali. Chi conosce le vicissitudini dei personaggi sa che Lucy accusa spesso il fratello di averla declassata, con la sua nascita, a un ruolo di secondo piano. Per vendicare il torto subito, Lucy non perde occasione per nascondere a Linus la sua amata coperta o per impartirgli compiti e doveri.


Esprimere verbalmente la rabbia o in generale le emozioni, può essere molto faticoso, sia per gli adulti che per i bambini. Un approccio psicoterapeutico che mira all’autoregolazione delle emozioni è la Terapia Razionale-Emotiva-Comportamentale (REBT) ideata dallo psicologo statunitense Ellis.


L’assunto di base della REBT è che le reazioni emotive non siano direttamente influenzate dagli eventi esterni, ma che derivino dal significato che noi attribuiamo agli eventi . L’approccio clinico è stato adattato all’ambito educativo, soprattutto con finalità preventive, e ha preso il nome di Educazione Razionale Emotiva (Knaus, 1974). In Italia esistono molte scuole che hanno applicato questi principi e attualmente l’ERE è tra i più diffusi programmi di educazione socio-affettiva nel nostro Paese.


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