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Le ferite infantili dei non amati e le dinamiche di coppia in età adulta

  • giordanomargherita
  • 22 dic 2015
  • Tempo di lettura: 6 min

Esistono elementi di carattere psicologico che influenzano la scelta di un partner? Esistono delle affinità che fungono da collante per il mantenimento e la stabilità di un legame sentimentale? Nella maggior parte delle storie di vita delle coppie, le lacune dei loro attuali rapporti, hanno radici lontane, con sede in esperienze amorose non felici vissute nell’infanzia, che hanno poi condizionato ed influenzato profondamente le successive relazioni amicali e sentimentali, creando una “ferita emotiva del non amore” e della sofferenza.


Già da tempo, sono stati condotti studi che spiegano come stili di attaccamento diversi nell’età infantile possano essere implicati con il benessere o l’insoddisfazione nella vita di coppia e nelle dinamiche della relazione. Cosa sono gli stili di attaccamento? Quali sono? In che senso determinano le relazioni interpersonali, i legami affettivi futuri del bambino?


Per rispondere a queste domande è doveroso citare John Bowlby, psicanalista britannico che formulò e descrisse, tramite ricerche condotte sperimentalmente, la teoria dell’attaccamento, descrivendo così il legame affettivo ed emotivo che viene ad instaurarsi tra madre e bambino.


La teoria dell’attaccamento ci fornisce, quindi, una cornice evolutiva all’interno della quale è possibile comprendere meglio alcune dinamiche di coppia. Infatti le modalità con cui ci leghiamo affettivamente ad un‘altra persona riflettono il modello strutturatosi nel rapporto madre-bambino, poiché proprio su questa relazione precoce si basano le rappresentazioni mentali di se stessi, dell’altro e di se stessi in relazione con l’altro.


Chi da bambino, ha dovuto implorare amore, barattandolo con ottimi voti o prestazioni sportive performanti, ha chiaramente subito un torto, in quanto l’amore non si permuta, né è una moneta di scambio, ma è totalizzante e totalmente “discendente”. Questo sfortunato infante, adulto di domani, non sarà capace di modulare l’amore durante le future esperienze di coppia, oscillando tra un desiderio massiccio e mai del tutto appagato di amore assoluto e fusionale (nutrito sempre e comunque da angosce abbandoniche) al non amore, trincerandosi dietro una corazza difensiva.


Secondo Bowlby, “l’attaccamento è un qualcosa che, non essendo influenzabile da situazioni momentanee, perdura nel tempo dopo essersi strutturato nei primi mesi di vita intorno ad un’unica figura; è molto probabile che tale legame si instauri con la madre, dato che è la prima ad occuparsi del bambino” ma, come Bowlby ritiene, “non sussiste nessun dato che avalli l’idea che un padre non possa diventare figura di attaccamento nel caso in cui sia lui a dispensare le cure al bambino”.


Un’originaria mancanza d’amore, porta con sé, con effetto domino, una serie di tante altre mancanze e lacune, che inevitabilmente andranno a sfociare nel rapporto di coppia. Le “ferite dei non amati”, sono la causa di una carenza di “fiducia di base” e di amore verso se stessi e, dopo verso il partner; chi ha sperimentato quell’antica dolente, sanguinolenta ferita, non sarà mai capace di “amarsi”, “amare” e, soprattutto “lasciarsi amare”.


Bowlby descrisse tre stili di attaccamento che caratterizzano il tipo di attaccamento del bambino alla figura accudente.


1. Stile sicuro

Il bambino sa che nella figura accudente ha un “porto” sicuro dal quale si può allontanare per esplorare il mondo e al quale può ritornare qualora qualcosa lo turbi o ne senta la necessità. La figura accudente è sensibile ai segnali del bambino, disponibile e pronta a dargli protezione nel momento in cui il bambino lo richiede. ​Tratti caratteriali


Tratti caratteriali: I tratti che maggiormente caratterizzano questo stile sono: sicurezza nell’esplorazione del mondo, convinzione di essere amabile, capacità di sopportare distacchi prolungati, nessun timore di abbandono, fiducia nelle proprie capacità e in quelle degli altri, Sé positivo e affidabile. L’emozione predominante è la gioia.


Relazioni in età adulta/ la sua relazione di coppia sarà: l’Amore Sicuro.

Le relazioni interpersonali future in generale saranno improntate sul rispetto di sé e dell’altro, sulla stima e sulla fiducia e nelle relazioni amorose sarà portato a ricercare partners che abbiano la sua stessa “sicurezza”, dunque le sue relazioni saranno durature ed equilibrate e tenderà a superare i conflitti e le difficoltà con strategie adeguate alla situazione.



2. Stile insicuro/evitante

Il bambino percepisce la figura accudente come qualcuno a cui non chiedere aiuto nel momento del bisogno, poiché tale figura si dimostra inaffidabile, poco presente e spesso rifiutante.


Tratti caratteriali: I tratti caratterizzanti di questo stile sono: insicurezza e sfiducia nel mondo esterno, tendenza all’evitamento per paura del rifiuto, apparente “autosufficienza”,convinzione di non essere amato. Emozione predominante è la tristezza.


Relazioni in età adulta/ la sua relazione di coppia sarà: Amore freddo e distaccato.

Le relazioni interpersonali future saranno caratterizzate da freddezza emotiva. Il bambino ormai divenuto adulto ed avendo interiorizzato la madre “rifiutante”, cercherà in tutti i modi di difendersi da eventuali esperienze altrettanto rifiutanti. Le relazioni amorose saranno sempre prive di un totale coinvolgimento. Tenderà a non mostrare affetto nelle relazioni. Inoltre non si sentirà a proprio agio con le richieste di supporto o le manifestazioni di dipendenza del partner. Preferisce evitare i conflitti o altre manifestazioni emozionali e rapidamente si sente intrappolato o annoiato dalla relazione. L’imperativo categorico di un individuo con questo tipo di attaccamento consisterà, durante la propria esistenza, nel non farsi coinvolgere emotivamente nelle relazioni interpersonali instaurate, e la sua vita sarà improntata tutta sul desiderio di conquista di un’autonomia e autosufficienza personale che escluda, in caso di necessità, il ricorso agli altri, considerati individui inaffidabili e su cui contar poco. Questa vera e propria strategia di vita, in realtà, non è altro che una misura di prevenzione contro il rischio di ulteriori delusioni, dovute ad esperienze di eventuali rifiuti.


3. Stile ansioso/ambivalente

Il bambino percepisce la figura d’attaccamento come disponibile in maniera discontinua: a volte la madre è presente, ma spesso è assente.


Tratti caratteriali: L’esplorazione del mondo risulterà insicura, connotata da ansia. In questi bambini è presente l’”ansia da abbandono”,essendo la minaccia preferita dalle figure accudenti: “Se non fai ciò che ti dico ti abbandono”. Il bambino si percepirà come persona da amare in maniera discontinua. Il sentimento che lo caratterizzerà sarà la colpa.


Relazioni in età adulta/ la sua relazione di coppia sarà : l’Amore Ossessivo.

Egli sarà più volte trascinato dal vortice della passione, pensando di aver trovato la persona giusta. In realtà, andrà incontro ad idealizzazioni eccessive di persone che presentano, al contrario, proprio quei tratti caratteriali che egli stesso odia. Inoltre visto l’imprevedibilità e l’ambivalenza del suo legame di attaccamento, svilupperà un modello di persona da amare in maniera discontinua e ad intermittenza. Da ciò ne consegue che quando all’interno di una relazione amorosa prevarranno i modelli positivi del sé, come persona degna di amore, allora penserà di essere amato profondamente e rispettato dal partner, ma quando prenderanno il sopravvento i modelli negativi del sé, come persona vulnerabile e non degna di amore, allora sarà facilmente trascinato nel tunnel della gelosia più estrema, dando vita ad una relazione ossessiva, possessiva e autoritaria: non mancano, talvolta, reazioni di aggressività fisica piuttosto violente. Il problema principale del soggetto insicuro-ambivalente è che “…rimane sempre nella fase dell’innamoramento. La sua ansia da separazione è sempre all’estremo. Il suo amore è sempre ossessivo. Il suo odio è sempre travolgente. La possibilità di esplorare il mondo, di essere contento e di amare sulla base della sicurezza che può offrire una relazione consolidata sono per lui dimensioni sconosciute.


Evoluzione della teoria di attaccamento.

Lo stile di cui stiamo per parlare venne individuato dagli psicologi statunitensi Main e da Salomon durante l’osservazione di gruppi di bambini: alcuni di essi durante la situazione di stress ( Strange Situation) non si comportavano in alcuno dei modi sopra descritti da Bowlby, per cui venne ritenuto necessario dar vita ad un quarto stile.


4. Stile disorientato/disorganizzato


Le figure di accudimento sono spaventate e spaventanti e il bambino può mostrare reazioni completamente opposte nello stesso breve lasso di tempo di fronte a situazioni stressanti. Per esempio: si butta a terra e piange quando la figura di accadimento si allontana e andarle incontro con il volto girato dall’altra parte quando ritorna.


Tratti caratteriali: L'immagine di sé e dell’altro è vissuta in maniera negativa, vi è rifiuto dell’intimità e spesso conflitto tra questo e la ricerca dell’altro dal quale tali soggetti a volte si mostrano dipendenti. Il soggetto lamenterà solitudine e paura di non piacere se non riesce a trovare una persona con cui stare.


Relazioni in età adulta/la sua relazione di coppia sarà: l’Amore Patologico

Quando instaurerà una relazione di coppia , assumerà un ruolo passivo, colpevolizzandosi eccessivamente per i problemi interni alla coppia stessa. Egli cercherà disperatamente delle relazioni ma per lui l’altro è un nemico che gli farà del male, l’incapacità quindi di sceglier partner affidabili provocherà solo un susseguirsi di esperienze emozionali intense e drammatiche fra loro disconnesse: collera, vuoto affettivo, noia, terrore di essere abbandonato.


Alla luce di ciò, ci rendiamo conto di quanto sia importante nella scelta del partner, avere ricevuto una “base d’amore sicura” durante l’infanzia, luogo simbolico deputato alla costruzione dell’autostima.



 
 
 

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