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Giovani e gioco d'azzardo: la situazione a Matera

  • giordanomargherita
  • 25 mag 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

Il 12% dei ragazzi di Matera gioca almeno 10 euro al gratta e vinci, mentre il 25% di loro dichiara di aver iniziato a giocare alle slot prima dei 10 anni. La ricerca condotta fotografa una situazione che non può lasciare indifferenti nella città che nel 2019 sarà Capitale Europea della Cultura.


I giovani più vulnerabili sarebbero quelli che praticano meno sport, che hanno famigliarità con altri comportamenti a rischio e che frequentano persono che usano sostanze psicotrope. Sono, inoltre, solitamente di sesso maschile, hanno parenti che abitualmente giocano, sono figli di genitori divorziati e ricevono più soldi degli altri durante la settimana.


Emergono dati inquientanti dalla campionatura effettuata a Matera da Simone Feder della Casa del Giovane di Pavia e del Movimento No Slot. Feder ha lavorato con 698 studenti minorenni frequentanti 7 diversi istituti scolastici nella zona di Matera. Il 93% di questi studenti ha un'età media di 16 anni e il 49% fa parte di un nucleo famigliare composto da 4 persone. La casa è un luogo chiave, perché il 67% dei ragazzi intervistati dichiara di passare la maggior parte del proprio tempo tra le mura domestice. Solo il 3% ammette di andare in una sala giochi. Oramai, come emerge dalla ricerca, la tendenza è al gioco "social" ma asociale: il 12% degli intervistati, infatti, dichiara di giocare di giocare almeno 10 euro a settimana. Prevale, tra loro, la tipologia di gioco della "scommessa".


La scommessa può essere diretta e individuale o collettiva a raccolta. Un altro ragazzo, in tal caso, raccoglie i soldi del gruppo e li scommette. Non è un caso che il 73% dei ragazzi dichiari di passare il proprio tempo con gli amici. La scommessa - specialmente sportiva - sta emergendo sempre più come modalità di azzardo prevalente tra i minorenni maschi.


Ma quanti soldi hanno tra le mani i minorenni di Matera? il 50% da 1 a 10 euro a settimana, il 16% da 11 a 30 euro, il 2% oltre i 51 euro e il 21% "quello che chiede". Il 15% della spesa settimanale di questi ragazzi va in azzardo: scommesse, gratta e vinci, slot machine. I maggiorenni giocano d'azzardo per un 49%, ma sono più del 34% i minorenni che ammettono di giocare al gratta & vinci e scommettere.


"Il dato è allarmante", commenta Feder, "perché dimostra come si sia in presenza di un fenomeno ritenuto 'naturale', 'normale'. A convermarlo c'è il fatto che i ragazzi sottostimano abbondantemente i danni e i rischi derivanti dai cosiddetti 'abusi legali': azzardo, ma anche alcool, tabacco". Questo, nonostante il 54% di loro consideri l'azzardo una malattia. "Una malattia", osserva Feder, "da cui evidentemente si sentono immuni. La percezione di scommesse e gratta e vinci come giochi d'azzardo è molto bassa".


Un dato impressionante sui ragazzini con meno di 10 anni: il 32% dei ragazzi intervistati dichiara di aver giocato per la prima volta al Gratta e Vinci in questa fascia d'età. Parimenti, il 25% dichiara di aver giocato alle slot per la prima volta quando aveva meno di dieci anni.


"Bisogna lavorare nelle scuole, ridare forza alle istituzioni educative, sostenere i genitori", osserva Feder. "Uscirne è possibile, ma il tessuto sociale giovanile si sta sempre più permeando di 'tolleranza all'azzardo'. Dobbiamo lavorare sull'istanza educativa: posti dinanzi al possibile danno, messi davanti all'evidenza del rischio i ragazzi comprendono e cominciano a ragionare di conseguenza".


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