Ospedale Bambino Gesù: Obesità infantile, giovani a rischio Alzheimer già da adolescenti
- giordanomargherita
- 22 mag 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Individuato nei giovani obesi l’accumulo della proteina-spia responsabile della malattia cerebrale dell’età adulta. Su Pediatrics uno studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che domani celebra i 30 dal riconoscimento come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico.
Nuovo fattore di rischio per i bambini obesi. Non solo diabete, steatosi epatica, danni alla retina e cardiopatie: da grandi potrebbero sviluppare anche un deficit cognitivo progressivo fino ad arrivare alla demenza senile o all’Alzheimer. Lo rivela uno studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, appena pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics. I ricercatori hanno scoperto negli adolescenti obesi livelli elevati di una proteina, la β 42 amiloide, coinvolta proprio nel processo di insorgenza e sviluppo di queste patologie. Nei pazienti che sviluppano demenza senile e Alzheimer, infatti, la proteina si accumula nel cervello formando placche ed ammassi neurofibrillari. Dallo studio, che ha coinvolto 440 giovani sia di peso normale che non, è emerso che gli adolescenti obesi e con insulino-resistenza (alterazione del metabolismo molto frequente nelle persone con obesità) presentavano aumentati livelli di β 42 amiloide. Quanto più i livelli di questa proteina sono alti, tanto maggiore potrebbe essere il rischio che questi giovani sviluppino demenza senile e Alzheimer in età adulta. Le alterazioni della proteina non sono state invece riscontrate nei bambini in età prescolare: questo ha suggerito ai ricercatori del Bambino Gesù che gli aumentati livelli di β 42 amiloide richiedono una lunga esposizione all’obesità e all’insulino-resistenza. Vale a dire che quanto più a lungo e gravemente il bambino è obeso e insulino-resistente, tanto più elevati sono i livelli attesi di questa proteina che depositandosi a livello cerebrale può causare demenza e Alzheimer.

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